5 cose in cui Corel Paint Shop Pro X7 batte Adobe Photoshop

Pubblicato da C.A.Hung il

Quando si parla di fotografia e fotoritocco professionale è fuori di dubbio che lo standard di mercato sia Adobe Photoshop. Tuttavia questo software non è affatto l’unico sul mercato e soprattutto viene spontaneo chiedersi se sia veramente così insostituibile per tutti coloro che vogliano avere a che fare seriamente con immagini digitali.

La realtà è che Adobe si è ritagliata uno spazio commerciale molto più legato alla sua nomea che alla reale necessità da parte dei fotografi di tutto il mondo di utilizzare il loro software. Attenzione, ribadisco che, avendolo usato, è fuori di dubbio che Photoshop sia ancora, probabilmente, il miglior software di fotoritocco sul pianete, ma la vera domanda è: l’utente comune ne ha davvero bisogno? La successiva domanda è: non si può essere professionisti senza Photoshop?

Esistono varie alternative ad Adobe Photoshop, sia gratuite (e.g. Gimp)  che a pagamento, tuttavia oggi vorrei focalizzarmi su un software che ho deciso di acquistare dopo averlo provato e che mi ha dimostrato una cosa semplicissima che dovrebbe comunque far riflettere molti professionisti del settore: ho replicato con successo e anche con maggiore rapidità il workflow (a mio avviso di livello professionale) di sviluppo digitale fotografico che avevo stabilito con Photoshop.

Il software in questione è Corel Paint Shop Pro X7. Questo software sarebbe, in teoria, un competitor di Adobe Photoshop Elements, tuttavia l’ultima volta che ho usato questo software che dovrebbe essere, in teoria, un sottoinsieme delle funzioni di Photoshop che viene dichiarato sufficiente per gente come me, non ho trovato alcun riscontro semplice per implementare il mio flusso di lavoro. Al contrario PSP X7 si è dimostrato completo e capace di fare quasi tutto quello che è possibile fare con Photoshop. Ci sono scripts, azioni, filtri, plugin eccetera.

Ecco quindi cinque aspetti in cui Paint Shop Pro X7 vince nettamente contro Adobe Photoshop.

1. Prezzo: sebbene Adobe abbia inventato il programma “Creative Cloud”, l’uso di Photoshop è molto dispendioso e richiede un impegno economico notevole. Tale spesa non è giustificata se non si è già abbastanza in movimento con la propria attività di grafico o di fotografo. Corel Paint Shop Pro X7 si paga una volta sola (anche Photoshop, ma costa 950€ nella versione CS6) e costa meno di 85€ nella versione ultimate (ovviamente alla stesura di questo articolo). Stiamo parlando di un prezzo 10 volte più basso e decisamente affrontabile.

2. Documentazione inline: Photoshop è coperto da miriadi di tutorial online e su youtube, questo è vero, ma la guida inline di Corel Paint Shop Pro X7 e le sue esercitazioni sono veramente ben fatte e comprensibili. Tra le altre cose aiutano tantissimo a migrare da altri strumenti verso PSP X7. Inoltre sia sul sito che su YouTube, Corel fornisce un Learning Center gratuito dove si trovano tante risorse, tutorial e video per imparare.

3. Strumenti per il fotografo: Paint Shop Pro è indubbiamente molto orientato alla fotografia e meno alla grafica. Questo lo rende più rapido per operazioni comuni nel fotoritocco e nello sviluppo di fotografie e ritratti. Per esempio, se si considera lo strumento così come uscito dalla fabbrica, se si prende il classico processo di “Dodge&Burn” ovvero inscurire e schiarire delle parti per modificare come la luce impatta l’immagine, per esempio alcune zone del viso in un ritratto mentre su Photoshop bisogna prepararsi degli script oppure bisogna eseguire una serie di operazioni poco note agli inesperti, come creare dei layer di mascheratura, scegliere il corretto metodo di blending etc, in Paint Shop Pro X7 sono presenti come strumenti di default, come pennelli o sotto la voce “makeover”, ovvero strumenti per il trucco nei ritratti. Questo è vero anche per tante altre caratteristiche orientate al workflow di un fotografo.

4. Catalogo: Photoshop è un programma di solo fotoritocco. Paint Shop Pro X7 implementa anche un sistema semplice e intuitivo di gestione del catalogo fotografico, permettendo di organizzare il proprio archivio al meglio con tag, metadati, valutazioni e così via. Personalmente uso ancora Adobe Lightroom per via della sua forza nella demosaicizzazione dei file raw e dei suoi strumenti di sviluppo, ma sto seriamente valutando di passare ad AfterShots 2 Pro sempre di Corel.

5. Aggiornamenti: a meno di sottoscrivere il costoso abbonamento, è stranoto che i software di Adobe, come camera raw e lo stesso Lightroom, ottengono degli aggiornamenti ma non troppi. Per esempio quando escono nuove fotocamere e si decide di acquistarne una, bisogna pregare che questa sia inclusa in Lightroom o se ne dovrà comprare la nuova versione. I software Corel sono invece, tendenzialmente (anche se non si può mai sapere), aggiornati di continuo anche su quello che è il supporto verso fotocamere, codifiche e così via.

In conclusione, Photoshop rimane ancora lo standard di riferimento ma, come tale, è anche fin troppo completo e costoso per la maggior parte delle persone comuni e anche dei professionisti. Paint Shop Pro X7 è una validissima alternativa che, a un prezzo più che ragionevole, offre tutti gli strumenti necessari e anche oltre per gestire in modo completo anche un’attività professionale.

Prossimamente proverò a pubblicare tutti quei processi di sviluppo fotografico che, a mio avviso, sono più semplici e rapidi in PSP X7 che in Photoshop.


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