Suggerimenti sull’acquisto del flash
Una fotocamera reflex è già da sé un ottimo strumento che no richiede null’altro che una lente per essere usata come un poetico mezzo per descrivere il mondo attraverso gli occhi del fotografo. Se rimane vero che la fotocamera è solo un mezzo e ciò che conta è chi fa scattare l’otturatore, è altrettanto vero che un fotografo che desideri accrescere le sue competenze e realizzare alcuni tipi di scatto, abbia bisogno di strumenti consoni ai suoi obiettivi (in tutti i sensi :P). Giunge quindi il momento di cominciare a sperimentare con il flash. Ci sono infatti situazioni in cui non si può prescindere dall’utilizzo di un flash. Una volta un amico appassionato di fotografia mi disse che non avrebbe mai usato il flash perché preferiva la luce naturale e che tutte le foto si potevano fare senza il flash. Io gli risposi che anche io preferivo la luce naturale ma che non tutte le foto si potevano fare senza l’ausilio di un flash e che, in generale, si tratta di uno strumento estremamente utile. Per fare un esempio presi la foto dello “splash” dell’arancia e gli chiesi come avrebbe riprodotto uno scatto simile senza il flash. Ovviamente la risposta fu che non sarebbe stato possibile.
A questo punto sorgono due domande: quando è necessario comprare un flash diverso da quello generalmente integrato nella fotocamera? Quale comprare tra tutti i modelli disponibili? In questo articolo cercherò di dare qualche suggerimento per fare le scelte più opportune sull’acquisto del flash.
Per la maggior parte degli utilizzi di base della fotocamera, il pop-up flash integrato nella fotocamera va normalmente benissimo. Esso si integra infatti perfettamente con le modalità TTL (through the lens) delle fotocamere, cioè regola la sua potenza in base alle impostazioni della fotocamera e alla lettura fatta attraverso la lente. Inoltre è sempre possibile regolarlo manualmente e scegliere con che potenza esso debba funzionare. Il tempo di ricarica del pop-up flash è di solito piuttosto breve e seppur non sia in grado di fare raffiche è sufficiente per la maggior parte delle situazioni. Gli svantaggi del pop-up flash sono immediatamente evidenti quando si tratta di fare fotografia con scarsa luminosità. Infatti è facile che la potenza non sia ottimale per ottenere il risultato voluto ed è ancora più probabile che non si riescano a fare foto che non abbiano ombre veramente dure e poco gradevoli dietro i nostri soggetti. Ciò è dovuto al fatto che il pop-up flash spara la luce frontalmente e direttamente verso il soggetto. Questa luce diretta è ovviamente un tipo di luce che può andare bene per riempire un po’ le ombre quando si fotografa di giorno, ma non è semplice da utilizzare come luce principale per illluminare il soggetto. Questa breve analisi del pop-up flash introduce quindi le ragioni principali che inducono a comprare un flash esterno.
Innanzi tutto la potenza, solitamente identificabile da un valore riportato nelle specifiche tecniche e noto come “numero guida” deve essere superiore a quello del pop-up flash. In realtà la potenza superiore serve solo nel caso ci sia trovati con il problema di non riuscire a illuminare bene i nostri soggetti. Io ho sempre usato come confronto il flash nikon SB-700 che ha un numero guida massimo di 38. La potenza di questo flash, finora, mi è sempre bastata. Il numero guida, semplificando, serve a calcolare l’apertura corretta del diaframma (o viceversa tutte le altre impostazioni) usando la formula “apertura = numero guida / distanza in metri.
Un’altra cosa da tenere in considerazione è la velocità di ricarica del flash. Infatti, se vi capitasse di andare a fotografare un evento dove i soggetti non vi aspettano e non si mettono in posa, per esempio un battesimo, il pop-up flash non riuscirebbe a seguire tutti gli scatti necessari per non perdere l’irripetibile attimo in cui viene versata l’acqua sulla testa dell’infante. Un tempo di ricarica inferiore a 5 secondi dovrebbe essere sufficiente a garantire una raffica di almeno 3 o 4 lampi (la carica completa include di solito più lampi, a seconda del modello). Risulta quindi importante verificare che il flash sia in grado di sparare a raffica (modalità strobo) e si ricarichi velocemente. Attenzione a non abusare della raffica o delle potenze massime perché il flash si surriscalda facilmente. Proprio per questo è altrettanto utile comprare un modello che abbia l’indicatore di temperatura della lampada, in modo da non sforzare mai il flash oltre il limite.
Un piccolo suggerimento extra riguardo la velocità di ricarica, è quello di usare batterie specifiche per flash di fascia alta. In generale non costano tanto, sono ricaricabili e mantengono la carica per lungo tempo anche se non utilizzate. Io uso le Sanyo Enelop e devo dire che non ho mai avuto problemi.
Una cosa che reputo fondamentale per un flash esterno è la possibilità di regolare la posizione della testa del flash. Infatti, se non è possibile orientare la testa del flash, non sarà neppure facile eliminare l’effetto ombre dure che è quasi inevitabile con il pop-up flash. In quel caso sarà a tutti gli effetti un pop-up flash ma solo più potente e più veloce a ricaricarsi. Se si considera che le ombre sono tanto più dure tanto più e piccola e diretta la sorgente luminosa, se si ha la possibilità di orientare la testa del flash, si potrà sempre cercare di sparare la luce verso una parete o verso il soffitto per aumentare la superficie luminosa e quindi ammorbidire notevolmente le ombre (occhio al colore della parete che usate per fare rimbalzare il flash). Un altro modo per eliminare l’effetto delle ombre dure è quello di fare si che la fonte luminosa principale provenga da una direzione diversa da quella della fotocamera (off-camera flash). Per fare ciò è possibile usare una modalità che ormai la maggior parte dei flash ha, cioè la modalità “slave”. In questa modalità, il flash viene fatto scattare da un lampo chiamato “master”, per esempio quello del pop-up flash. Per sapere se il flash è in grado di lavorare in modalità “slave” basta verificare che abbia un sensore di luminosità alla base che è costituito da una scatoletta rossa con un led lampeggiante all’interno (lampeggia quando è in “attesa” di un flash). Chiaramente si suggerisce di impostare il pop-up flash al minimo quando lo si usa come lampo “master”, o si rischierà comunque di avere una fonte di luce di troppo.
Una domanda che mi è stata spesso fatta riguardo l’acquisto del flash, è anche quale marca sia la migliore. Partendo dal presupposto che qualunque flash funziona di base con qualunque fotocamera, a patto che l’aggancio sia di tipo “hot shoe”, cioè la classica slitta che è rimasta praticamente invariata dai tempi delle primissime reflex, la risposta è che non esiste una marca migliore in assoluto. Esistono buone marche coe Metz, Nissin, Polaroid, etc. ma tutto dipende da cosa si vuole fare con quel flash. Ovviamente comprare un flash Nikon per una macchina Nikon permetterà di usare funzionalità avanzate che si integrano bene perché progettate per funzionare insieme (lo stesso vale per Canon, Sony, etc). Nulla vietà di usare un flash Nikon su una Canon e così via in quanto le funzionalità di base e manuali saranno identiche. Personalmente penso che la migliore marca sia sempre quella corrispondente alla fotocamera, tuttavia mi sono trovato benissimo anche con Nissin e Metz su Nikon. In ogni caso, i produttori di flash come Metz o Nissin, fanno modelli specifici per modello di fotocamera che integrano quasi tutte le funzionalità dei modelli “originali”.
Ritornando per un momento alla domanda originale, cioè, quando comprare un flash. Poiché le unità flash esterne possono essere anche piuttosto costose, prima di acquistarle potrebbe essere utile provare a usare dei modificatori con il pop-up flash in modo da sfruttarlo al massimo e passare al flash esterno solo quando si è proprio convinti che serva farlo. Ho visto tanti comprare un flash e poi non usarlo perché “è una scocciatura portarselo dietro”. Alcuni modificatori che si possono usare per ridurre i difetti del flash built-in sono i softbox e i riflettori. Prossimamente pubblicherò una mini-guida su come ammorbidire notevolmente le ombre nonostante si usi il flash incorporato e su come usare il soffitto come riflettore.
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