Scattare all’aperto: l’importanza del suolo
Scattare fotografie all’aperto può avere notevoli vantaggi in termini di costo delle attrezzature e naturalezza dei ritratti, tuttavia ci sono alcuni dettagli che è importante imparare a conoscere.
Uno dei suggerimenti che spesso si leggono in giro è quello che riguarda la composizione: bisogna semplificare ed evitare elementi di disturbo nello sfondo. Per esempio, un’auto rossa che sfreccia proprio dietro alla modella potrebbe non essere un dettaglio trascurabile.
Un’altra cosa che deve sicuramente far parte del bagaglio culturale di un ritrattista sono i tagli canonici (su cui si può fare qualche eccezione artistica, solo se si sa cosa si sta facendo).
In pochi si concentrano sull’importanza di cosa non è effettivamente ripreso dalla lente. Per esempio, il suolo che il fotografo sta calpestando, o il colore dei suoi abiti.
La foto in alto mostra l’occhio della stessa persona ritratto in 4 situazioni completamente diverse e dovrebbe rendere chiaro come l’ambiente circostante possa avere un impatto fortissimo sulla resa del ritratto. Gli occhi, infatti, sono sicuramente una delle parti più importanti di una foto di questo genere.
Tutte le foto da cui è stato estratto questo dettaglio sono state scattate in esterna. La prima in alto a sinistra è stata scattata sopra un prato verde in una situazione di luce naturale diffusa dalle nuvole. La seconda in alto a destra è stata scattata all’ombra di un porticato, in una zona pavimentata con mattoni grigi. La terza, in fondo a sinistra, è stata scattata su una via piena di ciottoli grigi in controluce e usando un flash di riempimento per illuminare la faccia della modella. L’ultima in basso a destra è stata scattata a mezzogiorno in condizioni di luce cielo sgombro e dunque con un forte sole dall’alto, in una piazza pavimentata con mattoni marroncini e grigi.
Come è possibile notare, il prato verde è quello che ha esaltato maggiormente il colore degli occhi della modella, risaltandone la naturale tonalità e aumentandone la luminosità e la saturazione. Io ero vestito di colori scuri in tutte le situazioni, in modo da non apparire nel riflesso dell’occhio. La seconda, poiché l’illuminazione è scarsa, tende a far perdere quasi completamente il verde dell’iride. In quella con il flash si nota molto il forte contrasto, tuttavia il colore scuro e neutro del pavimento tende a rendere il colore meno intenso. Nell’ultima, la forte luce illumina fortemente il volto, tuttavia il pavimento marroncino tende a dare un colore quasi bluastro e spento all’iride.
Questo tipo di dettagli può essere fondamentale per dare un forte impatto a quello che sarà il risultato finale e cambiare radicalmente la percezione dell’osservatore. Certo, esiste sempre photoshop per rimediare nel caso in cui non si riesca a controllare questi dettagli direttamente in camera, ma come ho già scritto più volte, fare affidamento a photoshop può letteralmente uccidere il tuo processo fotografico.
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