Questione di punti di vista: Involtini golosi alla SlowSud

Alcune volte i piatti più semplici sono estremamente fotogenici. In questa foto di due involtini di carne accompagnati da un tortino ricoperto di una vellutata salsa bianca, servito su di un semplicissimo piatto bianco senza fronzoli, la bellezza può essere trovata proprio nell’espressione di un gusto semplice e diretto. Come per il gusto, anche per la vista, la fogliolina di menta è il tocco di estro dello chef che aggiunge colore e brio.
Con piatti come questo, il fotografo del cibo può concentrarsi su due aspetti: selezionare un dettaglio per raccontare la sua storia, oppure esaltare la semplicità. L’elemento fondamentale per scegliere il tipo di forza che il messaggio visuale dovrà comunicare è importante giocare con la prospettiva, specialmente se si usa la luce naturale di una grossa finestra posta sul lato del piatto. La foto in alto utilizza un punto di vista che raccoglie un dettaglio colto dalla prospettiva di chi sta seduto allo stesso tavolo di chi si gusta il piatto di carne. L’introduzione dell’elemento umano e in particolare dell’azione del tagliare la carne, permette di dare vita alla storia che si intende raccontare. Una foto del genere è tipica del mercato del microstock ed è utilizzabile in tutti gli articoli che parlano di pranzi gourmet, di ristoranti raffinati oppure da mettere come sfondo per un sito di un ristorante o di un hotel.
Usando le stesse impostazioni e lo stesso tipo di azione, è possibile cambiare punto di vista e trasmettere un tipo di sensazione completamente diversa. Fotografando dall’alto, infatti, si elimina tutto quello che è il contesto e si esalta la semplicità visuale del piatto. L’attenzione rimane comunque focalizzata sull’azione umana.

Infine, eliminando anche la componente umana, ecco che ci si trova ad osservare il piatto in tutta la sua semplicità.

• ISO: 200
• Tempo di esposizione: 1/40 s a mano libera
• Apertura: f/4
• Lunghezza focale: 70mm
• Tipo di sensore: Full Frame

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