Nikon annuncia D500 e D5: sorpresa e gaudio
Nikon ha annunciato, durante il CES2016, due nuove fotocamere DSLR che rappresenteranno il top di gamma Professional e Prosumer (Pro-Consumer). Si tratta di D5 e D500, che rispettivamente rimpiazzano la D4 (in tutte le sue versioni) e la D300 (ormai molto datata).
Le specifiche sono ormai facilmente reperibili in rete e in alcuni negozi famosi come B&H si possono addirittura già preordinare. I fan boys sono impazziti e devo dire che anche io sono rimasto un po’ sorpreso dalle caratteristiche della D500, fotocamera che in molti, secondo me (e leggendo i forum) non hanno capito.
Si tratta di fotocamere che montano gli ultimi ritrovati tecnologici della casa nipponica come il motore expeed5, la tecnologia snapbridge, e sensori full frame (la D5) e crop (la D500) da oltre 20 milioni di pixel che promettono sensibilità e nitidezza senza precedenti.
Il costo? Proibitivo per tantissimi che però amano sognare o anche solo provarle (se ne avrò occasione posterò una recensione).
In questo post, tuttavia, volevo aggiungere qualche riflessione su chi è il target di queste fotocamere e cosa succede per noi “profani” dalle fotocamere di “bassa lega” (parlo io dal basso della mia D7100).
Ovviamente il fatto di uscire con nuove fotocamere sempre più spesso è una scelta di marketing più che di tecnologia. Lo dimostra la Sony che fa uscire tre o quattro modelli nuovi ogni mese (ok, sto esagerando… ma nemmeno troppo). Questi annunci hanno l’effetto di solleticare la pancia dei “gear-addicted” facendogli trovare scuse per passare al modello nuovo e pensare che la propria reflex non sia più in grado di reggere il lavoro. Si, è vero che la mia reflex non è neanche lontanamente in grado di raggiungere i 12 frame al secondo della D5 con autofocus continuo, ma è anche vero che io non vado a fotografare velocisti olimpionici ogni giorno.
La Nikon D5 è, a mio modesto parere, una top di gamma dedicata a chi ha tanti soldi da buttare o a un pubblico che non è certamente di fotografi amatoriali e non è rivolta neppure a tutti i professionisti. Basti pensare che una spesa superiore ai 6000 euro (tanto costerà come tutte le “flagship” prima di lei), non sono facilmente ammortizzabili nel mercato del lavoro attuale per i fotografi. La D5 è una fotocamera che verrà acquista prevalentemente da agenzie e giornali, insomma da chi della fotografia ne fa una professione di massa con uso intensivo di attrezzatura che viene di norma fornita ai professionisti per fare in modo che forniscano il massimo del risultato.
Ma cosa significa tutto ciò? Se fino a un anno fa, comprare una D3 usata era ancora proibitivo, oggi, con l’uscita della D5 che mette in ombra anche la D4, comprare una full-frame che ancora oggi è potentissima e capacissima di fare da cavallo trainante per un’attività professionale è diventato molto più facile. Una D3, infatti, è una fotocamera fatta (a suo tempo) per essere un carroarmato da guerra, capace di centinaia di migliaia di scatti, e c’è gente che dopo “appena” 20000 la vende già per comprarne una nuova. La sorpresa (positiva) a seguito di questo annuncio, è che il prezzo è sceso tantissimo. Oggi un fotografo che volesse comprare una full-frame con cui moltissimi professionisti hanno lavorato (e lavorano tuttoggi) con ancora dieci anni di vita davanti, potrebbe farlo spendendo anche meno di quanto spenderebbe per comprare una fotocamera nuova crop. Sia chiaro, ormai, con le risoluzioni e la potenza attuale, un fotografo bravo potrebbe lavorare anche con quelle che oggi vengono vendute come “entry level”.
Oggi 12 megapixel sembrano pochi, ma qualcuno ha mai provato a vedere a che dimensione si possa stampare una foto di 12 milioni di punti, tutti ben catturati da un sensore full frame?
Per quanto riguarda la D500, secondo me è più una mossa di marketing che una vera svolta tecnologica, oltre al fatto che la sua numerazione è un po’ fuorviante: si posiziona nel segmento full-frame (3 cifre) ma è APS-C, succede la D300 ma non è una D400… insomma, la Nikon dovrebbe decidersi una volta e per tutte a fare un reboot e trovare una nomenclatura nuova per ridefinire la propria linea in maniera più marcata e definitiva. In ogni caso la D500 è già una delle più discusse e criticate fotocamere: c’è chi la ritiene inutile poiché a quel prezzo e per quel tipo, è meglio prendere una full-frame, altri che sostengono che non sia da “professionisti” (sul come la penso, basta leggere qualche riga sopra). Io ritengo che sia una macchina più che ottima e che abbia anche la sua ragion d’essere in un segmento di mercato che per la Nikon era un po’ vuoto, cioè quello delle fotocamere accessibili agli amatori o a chi vuole avviarsi, ma che non costino una cifra spropositata… a patto che il prezzo sia veramente quello che dicono i rumors. Che dire… Nikon is alive and shouting.
0 commenti