Lo spazio negativo

Pubblicato da C.A.Hung il

Quando si parla di composizione, la prima cosa che viene in mente è sempre la regola dei terzi o la sezione aurea. In realtà esiste un concetto che è tanto importante quanto i precedenti ed è l’equilibrio. Una foto darà, a prescindere dalla composizione, un senso di equilibrio o di squilibrio in base alla disposizione degli oggetti e dei soggetti nell’inquadratura.

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Lo spazio negativo è quella parte di immagine che da sola non ha un particolare senso se presa da sola, ma che unita al soggetto gli fornisce senso e lo contestualizza. Questo concetto è particolarmente importante nella fotografia di prodotto e nei paesaggi. Pensa per esempio a un cartellone pubblicitario: le scritte che parlano dell’offerta commerciale saranno piazzate in uno spazio dell’immagine che è proprio quello negativo. Senza le scritte l’immagine infatti potrebbe risultare sbilanciata, cioè proprio dare un senso di “pendenza” verso il lato dove si trova il prodotto, mentre sovrapponendo degli elementi visivi come delle scritte in sovraimpressione, l’immagine risulterà più equilibrata.

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Un esempio molto bello di spazio negativo può essere trovato in un semplice punto nero. Prendi un foglio bianco: non ha nessun significato. Adesso disegna un punto nero al centro. Improvvisamente ti renderai conto che il soggetto principale, cioè il punto, assumerà significato in base alla dimensione del foglio, che gli darà una posizione e un peso, e lo stesso bianco avrà un senso solo grazie alla presenza del punto nero.
Lo spazio negativo è importantissimo per trasmettere il messaggio che si vuole dare in relazione al soggetto. Regolare correttamente lo spazio negativo farà in modo di dare più o meno importanza a un soggetto, contestualizzandone la dimensione percepita, il suo peso e il suo reale valore visuale.