L’effetto finestra

Pubblicato da C.A.Hung il

Quando una persona osserva una foto, possibilmente non un fotografo o uno che comunque si intende di fotografia in senso stretto, essa formula un giudizio istintivo che può variare e raggiungere anche degli aspetti più razionali. Se una foto piace, l’espressione tipica che si potrà udire sarà qualcosa di simile all’esclamazione “che bella foto”. Tuttavia in certi casi il fotografo rischia di incorrere in quello che si chiama “effetto finestra”, sia in senso negativo che in senso positivo.

L’effetto finestra è qualcosa che si verifica quando in qualche modo il soggetto sovrasta l’evidenza della tecnica fotografica. L’esempio tipico è il paesaggio. Supponiamo di trovarci di fronte a una distesa verde, magari delle colline, un bel cielo con delle nuvole che scorrono. Un bravo fotografo paesaggista ci metterà tutta la sua tecnica per far apparire quel paesaggio al meglio possibile, tuttavia ci saranno migliaia di persone che non sapranno identificare la tecnica usata e la difficoltà di realizzazione perché saranno rapiti dal paesaggio stesso.

Superare l’effetto finestra è un cruccio che colpisce il fotografo perché è chiaro che egli vuole mostrare la sua firma e il suo stile e se una sua immagine dovesse ricadere in questo tipo di situazione si sentirebbe messo in disparte dal suo pubblico. Ovviamente vale anche il discorso inverso. Un click in modalità automatica fatto da una persona qualunque potrebbe risultare bello alla vista di molti grazie al soggetto.

Questo fa anche riflettere sull’importanza del soggetto: infatti per un pubblico che non conosce le finezze della tecnica, un soggetto molto bello farà spesso superare gli aspetti tecnici. Ciò significa che un fotografo bravo che fotografa un bel soggetto ha molte possibilità di apparire più bravo di quanto realmente sia, soprattutto agli occhi degli inesperti.

Morale della favola, è vero, bisogna avere ottima tecnica, buon occhio ma poter fotografare un bel soggetto aiuta sicuramente a ottenere maggiore visibilità.


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