Instagram e la pubblicità: la mia opinione

Pubblicato da C.A.Hung il

Il più grande social network di fotografia (almeno attualmente) ha messo in atto da qualche giorno un nuovo cambiamento dopo la bacheca in stile Facebook, cioè i post sponsorizzati.

Ho già letto di polemiche varie, sia sul primo che sul secondo cambiamento, tuttavia la mia opinione è in favore delle loro scelte che secondo me vanno anche a favore degli utenti.

La prima risposta che mi sento di dare ai contestatori è che Instagram, come Facebook, sono degli strumenti completamente gratuiti e questo gli da il diritto di scegliere il modo di offrire i propri servizi in maniera autonoma e, all’estremo, fregandosene dell’opinione di una limitata cerchia di lamentosi.

Tuttavia, in questo breve articolo volevo sottolineare il perché, a mio avviso, questi cambiamenti sono positivi anche per chi pratica la fotografia e usa Instagram come strumento. In primo luogo, il fatto che le bacheche siano organizzate per interessi e qualità significa che quando aggiungeremo una foto, questa sarà veicolata principalmente verso le persone che più probabilmente intendiamo raggiungere. Sebbene sia vero che la qualità e i “like” contano anche per essere visti, questo può solo spingere a migliorare la propria qualità proprio per raggiungere un pubblico più vasto, cosa che non può che innalzare la qualità nelle nicchie che si creano attorno ai vari generi e community fotografiche. Probabilmente si creerà anche un sacco di rumore e spazzatura che sarà visibile grazie al fatto che chi la produce sa come “fregare” gli algoritmi, ma come per Facebook, o forse imparando proprio da lui, presto le bacheche si proteggeranno anche da questo tipo di spam.

A proposito del ruolo di Facebook, poiché Instagram conosce i nostri interessi proprio tramite il gigante blu, ciò significa che tra i vari post sponsorizzati troveremo sicuramente roba che ci potrebbe interessare e non poco: da accessori per la fotografia a promozioni per la stampa di fotolibri e tele. Non tutto lo spam viene per nuocere.

In ultimo, proprio mettendosi dall’altro lato della barricata, un fotografo che voglia promuoversi ora ha uno strumento in più con un pubblico talmente ampio che probabilmente nessun sito di annunci potrebbe avere migliore impatto. Prima dell’introduzione della pubblicità, chi voleva vendersi come fotografo e accaparrarsi lavoro, poteva solo creare dei rimandi al proprio sito o alla propria pagina su Facebook nel profilo di Instagram e sperare di essere visibile per un po’ a diversi followers di particolari hashtags. Adesso invece è possibile, pagando ovviamente (ma è normale che sia così), far sì che una nostra foto o breve video promozionale raggiunga un pubblico selezionato e non casuale, incrementando sicuramente l’effetto di marketing sul social network.

In sostanza, secondo il mio modesto parere, i cambiamenti di Instagram lo hanno migliorato e non poco, soprattutto per i fotografi.


0 commenti

Lascia un commento