Fotografo professionale: non è tutto oro quello che luccica
Devo ammettere che nonostante io non sia un fotografo professionista, probabilmente sono tra i pochi che provano soddisfazione anche nell’affrontare shooting che durino 8 ore. Recentemente mi è capitato di scattare una serie di foto per un catalogo, nulla di particolarmente creativo, ma che mette a dura prova quello che è l’idea di fotografo che hanno in tanti.
In particolare, molti credono che fare il fotografo come lavoro sia semplice e per nulla stancante. La realtà è spesso ben diversa. In questo articolo voglio condividere alcune osservazioni e suggerimenti che mi sono venuti in mente al termine di uno shooting durato circa 10 ore tra spostamenti, organizzazione del lavoro e scatti effettivi (circa 8 ore):
- Poiché ci sono dei costi inerenti al tempo, bisogna prepararsi a fare poche (se non pochissime) pause. Potrebbe capitare di non mangiare per 12 ore o di limitarsi a qualcosa di molto veloce a una macchinetta.
- Vestirsi comodi e a strati aiuta a muoversi agilmente sul posto e a non avere fastidi relativi alla temperatura che potrebbe essere troppo calda, troppo fredda o addirittura variabile durante la giornata.
- La pianificazione è importantissima: più cose saranno definite prima di iniziare i lavori, più semplice sarà gestire il tutto e più tempo si avrà anche per riposarsi.
- I cavalletti e uno schermo esterno possono ridurre fastidiosissimi mal di testa e di schiena che si possono sviluppare tenendo per 10 ore 2 chili o più appesi al collo e l’occhio sempre appoggiato.
- Anche nel caso non sia possibile scattare “tethered” e sul cavalletto, meglio alternare gli occhi e fare diverse pause tra una sessione di scatti e l’altra, focalizzando la vista su soggetti lontani. Questo esercizio va ripetuto ogni 15 minuti al massimo e per almeno 30 secondi.
- Portare attrezzatura di riserva e consumabili. Schede di memoria e batterie finiscono molto in fretta e di sicuro mandare a casa una ventina di persone perché la fotocamera si è inceppata non è una bella figura.
- La parola d’ordine è “consistenza”. Se si torna a casa con 1500 foto potenzialmente usabili è bene che siano state scattate a gruppi abbastanza consistenti di impostazioni in modo da non doverle sviluppare tutte, una ad una.
Il suggerimento più grande però è quello di divertirsi, sempre e comunque, anche se si deve fare uno shooting che non prevede particolare uso di creatività e stile. Sapersi mettere in gioco anche in quel senso sarà comunque un modo per dare un risultato migliore.
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