Fare il fotografo è fare l’imprenditore
Recentemente ho chiesto a una ragazza che studia fotografia, se nel suo corso studiassero anche economia, finanza, project management o qualcosa di simile. La risposta è stata di no. Io sono un ingegnere e qualcosina ho studiato, ma non capisco come sia possibile che esistano così pochi corsi che preparino di fatto i ragazzi che vogliono fare qualcosa di più con la fotografia, al mondo del lavoro che li attenderà. Diciamoci la verità, fare il fotografo è difficile non perché il mercato sia saturo (è di certo un problema ma non il principale) o perché richieda delle competenze molto specifiche (ogni professionista ha lo stesso problema), ma perché spesso nel mondo dell’arte e della creatività c’è una bassa attenzione a come essere imprenditori di sé stessi. Considerando che la stragrande maggioranza dei fotografi è freelance, questa è una grave lacuna del panorama formativo in merito.
Per chi non mi credesse, basta pensare al fatto che a qualunque ragazzo dotato di talento fotografico, seppur studente di vari corsi sul tema, non sia quasi mai in grado di rispondere a domande del tipo “come calcoli la tua tariffa?”, oppure “che rischio corri a scegliere di accettare un lavoro per un matrimonio?”. Anche cose più “banali” come gestire una partita iva ed essere in regola con il fisco sembrano dei tabù. Questo tipo di ragionamenti è fondamentale per un fotografo e imparare a fronteggiare queste tematiche può fare la differenza tra il sopravvivere, il soccombere o il fare successo.
Dunque qual è il mio suggerimento di oggi? Se vuoi fare il fotografo professionista, non farlo solo perché sei bravo a fare foto, ma prima di buttarti cerca di avere delle solide basi su come essere imprenditore di te stesso, tema che tra l’altro ho trattato spesso in questo blog (e precisamente in questa categoria). Buona lettura e buona luce!
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