Ecco perché le tue foto non ti piacciono

Pubblicato da C.A.Hung il

Non ti è mai capitato di guardare le tue vecchie foto e di notare che più vai indietro meno ti piacciono? In realtà questo è un buon segno ed è anche normale. Si può sicuramente arrivare a un punto in cui si riesce a riconoscere che le proprie foto sono tecnicamente buone, a fuoco, composte secondo le regole e così via, ma l’entusiasmo della “foto perfetta” passa inevitabilmente dopo qualche tempo.

Il fatto che una foto possa non piacere più dopo un po’ di tempo, non deve né preoccupare né demoralizzare e può significare due cose: la prima è che si è perso il significato dell’istante immortalato, mentre la seconda, soprattutto se si tratta di una foto senza tempo, per esempio di un ritratto o di un paesaggio o uno still life commerciale, significa che si è cresciuti fotograficamente.

highres_DSC_5193Infatti più si pratica e più si scatta e più si impara a riconoscere i punti in cui si sono commessi degli errori oppure in cui si poteva fare una scelta più oculata. Il classico esempio è quello del ritrattista che alle prime armi si gratifica con delle foto che gli sembrano bellissime, salvo poi accorgersi, magari dopo mesi o addirittura anni, che aveva fatto un piano completamente sbagliato o che la luce ingrassava e imbruttiva il soggetto e che si sarebbe potuto fare di meglio.

L’altro aspetto interessante del fatto che le foto, guardando indietro nel proprio passato, non piacciano più è che ci si sta evolvendo verso uno stile personale, cosa che fa emergere un fotografo dalla folla. Infatti, quando le proprie foto non piacciono per un aspetto tecnico, errore o miglioramento che sia, la crescita è sicuramente più legata alla parte meno creativa della fotografia, mentre quando ci si rende conto che non ci si riconosce in una foto, seppur bella tecnicamente, allora vuol dire che si sta riuscendo a delineare un proprio stile, una propria firma.

L’altro lato della moneta è il rischio che invece si corre soprattutto quando ci si limita a pubblicare le proprie foto solo a chi ci manifesta solidarietà. Quando si ha l’effetto Facebook, cioè si carica una foto e si ricevono migliaia di like dai propri amici, si tende a pensare che la propria foto sia bella, perfetta, e che quindi si sia fotograficamente arrivati. Il farsi piacere le proprie foto e il considerarle al perfezione è l’ostacolo più grande all’imparare qualcosa di nuovo e al miglioramento di sé e della propria capacità sia creativa che stilistica.

In conclusione si può quindi affermare che è sempre utile, ogni volta che sia possibile, guardarsi indietro, riguardare le proprie foto e farsi forza anziché demoralizzarsi quando ci si accorge che i “capolavori” di una volta, oggi sembrano scatti estemporanei di un principiante.


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