Conversazioni fotografiche surreali
Lui: Ho preso la 1DX Mark II, m’è costata un rene.
Io: Cavoli, gran macchina, ma non avevi già una 1D dell’anno scorso? Insieme fanno più di 10K… In due anni.
Lui: Si ma la 1DX è la 1DX.
Io: Certo, senza dubbio. Ma scusa cosa fotografi?
Lui: Un po’ di tutto, eventi, feste, ritratti, prodotti… cerco di stare a galla e andarci almeno in pari.
Io: beh ti ripaghi l’attrezzatura almeno.
Lui: veramente vorrei viverci di fotografia.
Io: Allora non pensi di avere un approccio un po’ sbagliato (sbuffa un po’). Intendo dire, a meno che tu non sia uno sport photographer da combattimento, potevi comprare due 5D e spendere 6 o 7 mila euro in promozione e fare la stessa cifra.
Lui: Ma a me serve il meglio.
Io: Quando Steve McCurry ha iniziato col digitale ci campava benissimo e la sua fotocamera era qualitativamente inferiore alla mia D5000. E comunque le 5D sono anche loro “il meglio”, mica stiamo parlando di bazzecole.
Lui: Bah, in ogni caso il problema è che i clienti non capiscono un tubo. Ho litigato con uno di una rivista che voleva pagarmi in visibilità. Mi ha pure minacciato di denuncia perché era tutto in nero. Cosa pretendono? Il lavoro costa.
Io: Scusa, ma lavori da professionista e non hai nemmeno una partita iva?
Lui: No, la burocrazia ti ammazza e le tasse ti seppelliscono.
Io: (Faccia abbastanza esterrefatta) i costi di una partita iva sono irrisori rispetto al costo della professione in sé. Le tasse sono proporzionali al reddito e, almeno in teoria, ogni cittadino dovrebbe pagarle… Certo l’INPS è una bella botta…
Lui: perché, il commercialista no?
Io: se non comprassi 6K di fotocamera all’anno ma sfruttassi quello che hai il costo sarebbe già coperto… E comunque tra deduzioni, scarico iva e detrazioni non sono quelli i costi.
Lui: Si certo, ma con le tariffe da fame che faccio come ci campo?
Io: Se non fossi in nero e giocassi secondo le regole non saresti vittima dello stesso mercato che contribuisci a rendere più pieno di concorrenza sleale. Se non sei neppure un vero professionista, come pretendi che un cliente ti prenda sul serio?
Lui: La realtà è che la professione del fotografo è morta.
Io: (tenendola tra i denti, data l’impossibilità di ragionare con lui: la verità è che per fare il professionista bisogna capirne un pochino di più di quello che fai tu)… Sarà… Dai, ci vediamo la settimana prossima.
Fatti e riferimenti a persone reali sono puramente casuali.
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